ATTINGERE ACQUA

Nel terzo secolo avanti Cristo ad Alessandria d’Egitto inventarono la pompa aspirante, un meccanismo piuttosto semplice che anche oggi si usa, senza alcuna modifica, con lo stesso stantuffo e le stesse valvole, per attingere manualmente l’acqua dai pozzi.

Ciò ci permette di far uso di una sorta di parabola, che spiega bene ciò che accade in materia di economia.

Gli Alessandrini si accorsero subito che non appena il pelo dell’acqua era a più di 10,33 metri di profondità, il meccanismo non funzionava (il perché fu scoperto dopo circa 19 secoli).

Qualcosa di simile accade ai nostri giorni: abbiamo il mercato, che altro non è che lo scambio volontario di risorse tra gli uomini, il quale in qualsiasi sistema economico (in un modo o nell’altro) esiste sempre, e decide.

Ma sappiamo che se le regole imposte al mercato sono quelle giuste esso prospera, se sono sbagliate languisce.

Oggi noi imponiamo al mercato regole antiquatissime, adatte alla gestione della miseria – o, come dicono gli economisti, della scarsità – ma del tutto inadatte alla gestione della ricchezza o (peggio) dell’opulenza: è come se sperassimo o pretendessimo che l’acqua salisse da sola più in alto dei 10,33 metri.

Ovviamente ciò non accade mai, e allora attribuiamo la colpa a qualsivoglia fattore, eccetto che all’assurdità delle nostre pretese: di volta in volta incolpiamo la Cina, l’Europa, la Germania, la globalizzazione, l’euro, la neghittosità dei lavoratori, o qualcos’altro.

Restando in parabola, per poter attingere acqua in queste condizioni dovremmo innalzare la falda, ma ciò ha carattere storico, ed è al di sopra delle nostre facoltà.

Allora ci rimangono alcuni artifici:

·           Potremmo gettare grosse pietre nel pozzo, grazie alle quali il livello dell’acqua, per breve tempo si innalza e per breve tempo possiamo attingere, verbigrazia, fino a 10,70 metri di dislivello, e questa è metafora del debito pubblico: ma il pozzo, a forza di gettarvi pietre, si riempie.

·           Potremmo deviare verso il pozzo qualche rivoletto dell’acqua dei vicini e così attingere fino a 10,51 metri di dislivello, e questa è metafora dell’attrarre investimenti dall’Estero.

·           Potremmo incentivare fortissimamente le esportazioni, e così otterremmo i 10,75.

Sommando questi ed altri accorgimenti finiremmo, forse, per conquistare gli 11 o persino i 12 metri (a partire dal vecchio livello del pozzo) ma è facile accorgersi che sono procedimenti miserevoli, temporanei e col fiato corto.

Se volessimo portare l’acqua a 40 o 80 metri di altezza, questi mezzucci non farebbero per noi: dovremmo cambiare tecnologia.

Ma già nella stessa Alessandria si accorsero che se facciamo uso di pompe prementi (alquanto più difficili da costruire) l’acqua sale fin dove vogliamo.

Esse non sono mai servite finora, o meglio quando per un certo tempo ce n’è stata necessità la loro funzione è stata esplicata – brutalmente – dalla seconda Guerra mondiale.

Ma senza che i politici del tempo ne avessero coscienza e soltanto a seguito di circostanze straordinariamente favorevoli, che non potevano prevedersi e non possono ripetersi: oggi non è ragionevole cercare rimedi alle crisi economiche grandi attraverso la guerra.

La conclusione (fatta astrazione dalle guerre) è che nei contesti presenti il denaro non è uno strumento appropriato per accrescere la produzione: l’ostinazione a cercare il rimedio su questa strada produce soltanto indebitamenti sempre più insensati e distorsioni sempre più grandi, col rischio di distruggere l’intero Sistema.

In ciò che segue vogliamo mostrare come si applichino le pompe prementi all’economia, ossia come si possa utilizzare circuiti di denaro a tenuta stagna e circolazione forzata per espandere ad libitum la produzione e l’occupazione (ovviamente all’interno dei limiti imposti dalla preservazione dell’ambiente).

Sfortunatamente, quando l’evidenza si mostra in piena luce davanti ai suoi occhi, la nostra mente umana tende a non vederla, cosicché il concetto di pressione in economia, il quale tra qualche anno sarà forse del tutto ovvio, per ora ha bisogno di essere illustrato dettagliatamente: perché, è ben noto, ciò che è veramente difficile non è recepire le idee nuove, ma liberarsi dalle vecchie.

Nella prossima pagina daremo una traccia di come si svolgerà la nostra esposizione.

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