PERCHE’ LE POTENZE ECONOMICHE OCCIDENTALI

SONO COSTRETTE AD INDEBITARSI?

 

Parliamo non soltanto di piccole economie, ma soprattutto di Potenze economiche grandi e grandissime: Stati Uniti d’America, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Italia …

Perché mai colossi economici di tale dimensione debbono essere costretti all’accattonaggio, elemosinando dai cosiddetti mercati il denaro necessario per il proprio funzionamento?

Non riescono a produrre da soli ciò di cui hanno bisogno? L’osservazione della realtà ci dice il contrario: dal punto di vista materiale essi hanno prodotto effettivamente tutto ciò che hanno consumato.

Anzi, con la sola importante eccezione degli Stati Uniti d’America, essi non hanno bilance commerciali significativamente passive e spesso sono addirittura esportatori netti.

Il denaro del debito pubblico, dunque, non serve a procurare al Sistema risorse che non ci sono ma a mettere in moto quelle che ci sono, le quali non sono capaci di attivarsi appropriatamente.

L’analisi dimostra che attualmente in queste Economie il disavanzo annuale del Bilancio dello Stato (abbreviato nel seguito con daBS, che si accumula, approssimativamente, nel debito pubblico) serve in definitiva a compensare il disavanzo-beta del Capitalismo, ossia il denaro che privati ed imprese prendono dal Mercato senza reimmetterlo, né direttamente né attraverso la mediazione dell’apparato creditizio.

 

Attualmente il daBS è indispensabile per il funzionamento del Capitalismo in questi Paesi e la sua soppressione con i mezzi rudimentali associati al famoso fiscal compact è impossibile, o almeno implica la caduta del Sistema.

Una ulteriore complicazione nasce dalla dinamica degli interessi; se l’ammontare degli interessi pagati nell’anno supera l’ammontare dei nuovi debiti, si crea per il Capitalismo un ulteriore disavanzo, il disavanzo-gamma: allora l’immissione netta di denaro, quella che fa da propulsore al Capitalismo, diventa negativa ed il Sistema, che sarebbe già precario se l’immissione fosse nulla, precipiterebbe rapidamente (questa è appunto la condizione attuale del Capitalismo in Italia: il Sistema non muore propriamente di tasse, ma dell’esportazione del denaro ricavato dalle tasse).